ONDE D'URTO
La terapia ad onde d’urto extracorporea radiale (rESWT) è usata con successo per:
- Tendinopatia inserzionale Tendine D’Achille
- Tendinopatia della parte mediale Tendine D’Achille
Gomito
- Gomito del Golfista
- Gomito del Tennista
- Edema midollo osseo
- Entesopatie calcaneari
- Fascite plantare
- Sindrome dolorosa del Grande Trocantere
- Artrosi del Ginocchio
- Tendinopatia rotulea
- Sindrome Osgood-Schlatter
- Sindrome da Stress Tibiale Medial
- Edema midollo osseo
- Tendinosi calcifica della spalla
- Dolore alla spalla subacromiale
- Strappi miotendinei
- Trigger point
- Tessuti spastici
- Patologie muscolari
- Edema midollo osseo
- Tendinosi calcifica della spalla
- Dolore alla spalla subacromiale
- Strappi miotendinei
- Trigger point
- Tessuti spastici
- Patologie muscolari
- Patologie subacute o croniche
- Osteortrite
Ritardo di consolidamento
- Cellulite
- Lesioni ai tessuti molli
- Linfedema
- Tendinosi calcifica della spalla
- Dolore alla spalla subacromiale
- Strappi miotendinei
- Trigger point
- Tessuti spastici
- Patologie muscolari
- Patologie subacute o croniche
- Osteortrite
Ritardo di consolidamento
I benefici della terapia ad onde d’urto
La terapia extracorporea ad onde d’urto è l’applicazione delle onde d’urto in medicina.
È clinicamente provato che le onde di pressione, se applicate ai tessuti feriti, stimolano le reazioni metaboliche:
Riducono il dolore percepito dalle fibre nervose
Aumentano la circolazione sanguigna nei tessuti molli circostanti
Velocizzano il processo di guarigione innescato dall’attivazione delle cellule staminali
PER AVER UN BUON RISULTATO TERAPEUTICIO E’ IMPORTANTE:
Applicare l’onda d’urto con la giusta dose terapeutica in base alla patologia presente
Abbinare un programma di riabilitazione personalizzato che accelera e aumenta il recupero delle funzioni.
Abbinare eventuali altre terapie fisiche
CONTROINDICAZIONI DELLA TERAPIA AD ONDE D’URTO
- Trattamento di Pazienti con disturbi di coagulazione del sangue o pazienti che fanno uso di anticoagulanti orali
- Il trattamento di tessuto con tumori locali o infezioni batteriche e/o virali
- Il trattamento di pazienti trattati con cortisone
(entro il periodo di 6 settimane successive all’ultima iniezione locale di cortisone) - Il trattamento di donne incinte
- Trattamento di pazienti di età inferiore ai 18 anni
(escluso il trattamento delle sindrome di Osgood-Schlatter)